Lo stato del settore dei veicoli pesanti in Italia: i dati del 4° Osservatorio Continental

Il Gruppo internazionale produttore di pneumatici ha redatto anche quest'anno un report sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone

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Parco circolante in lento ma costante rinnovo, il traffico in autostrada torna ai livelli pre Covid. Tra autobus e autocarri cresce, soprattutto al Nord, la quota di mezzi più recenti e ad alimentazione alternativa. Il gasolio è ancora il carburante più diffuso. Aumenta la quota di Euro 5 e 6 e di bus elettrici e a metano. Sono questi alcuni dei dati emersi dall’ Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone di Continental – il gruppo fondato nel 1871 produttore internazionale di pneumatici, fornitore automotive e partner industriale – giunto alla sua quarta edizione.

Lo studio fotografa lo stato del settore in Italia nel 2023, dopo un 2022 caratterizzato da un rallentamento seguito alla ripresa post Covid-19, e prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità, la categoria euro del parco circolante esull’andamento del traffico in autostrada.

Il trasporto merci oltre le 16t nel 2023 ha registrato 22.999 nuove immatricolazioni, con un aumento del 6,9%  rispetto al 2022, mentre il mercato italiano degli autobus, indipendentemente dal numero di posti, registra un +45,8% rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda l’alimentazione del parco merci circolante nel 2023 (relativa agli autocarri di ogni peso totale a terra) rimane quasi invariata rispetto al 2022: il gasolio continua ad essere predominante (90,3% in leggerissimo calo rispetto al 90,8% del 2022) seguito da benzina e metano. Timidissima crescita per le alimentazioni alternative: i veicoli a GPL segnano un 1,5% contro l’1,4%, così come gli elettrici (allo 0,4% contro lo 0,3%); crescita più sostenuta per gli ibridi (0,5% se con motore termico a gasolio e 0,6% a benzina). Il parco autobus (di tutte le dimensioni) vede una lenta transizione verso le alimentazioni alternative, dovuta essenzialmente ai cambiamenti in atto nelle flotte di TPL urbano e interurbano a breve raggio. Nel comparto degli autocarri per trasporto merci nel 2023 prevalgono a livello nazionale gli Euro 4, 5 e 6 che, insieme, raggiungono il 55,5% del totale contro il 53,4% del 2022, mentre la percentuale di autobus Euro 4, 5 e 6 rappresenta il 59,3% del parco.

L’età degli autocarri in circolazione rispecchia a grandi linee la loro classe ecologica; la percentuale di veicoli con meno di un anno aumenta dal 3,6% al 4,4% ma allo stesso tempo invecchiano quelli seminuovi, con un calo di 0,7 punti percentuali dei veicoli tra uno e cinque anni. Gli autobus risentono positivamente dei contributi per le flotte di TPL e generalmente i mezzi più vecchi registrano dati più aderenti alla realtà rispetto agli autocarri di pari età.

Nel 2023, il traffico in autostrada ha confermato il trend positivo della mobilità  rispetto al 2022, con aumenti sia per i veicoli leggeri ( +4,7% ), sia per i veicoli pesanti ( +0,9%).

 

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