Nel corso della tavola rotonda sul tema “La strategia industriale europea: la mobilità è un’opportunità per reindustrializzare l’Europa?” tenutasi in occasione dell’EuMo Expo di Strasburgo, Domenico Nucera, presidente di Iveco Bus e della divisione Bus and Coach dell’Associazione europea dei costruttori di automobili (ACEA), ha sottolineato le principali sfide che tutti gli stakeholder del settore degli autobus devono affrontare al fine di supportare l’accelerazione della transizione verso veicoli a emissioni zero e soddisfare le ambiziose normative europee. Entro il 2030, il 90% dei nuovi autobus urbani dovrà essere a emissioni zero, una sfida che richiede investimenti industriali significativi per i produttori che vogliono essere competitivi sul mercato.
Per raggiungere questo obiettivo, Iveco Bus ha deciso quest’anno di elettrificare il suo storico stabilimento francese di Annonay, per integrare nelle sue catene di montaggio la produzione dei modelli elettrici HEULIEZ GX ELEC e l’E-Way, che fino ad ora era stata gestita solo dal sito di Rorthai, sempre in Francia. Le linee ospiteranno anche la produzione dei nuovi modelli di celle a combustibile E-WAY-H2. Nello stabilimento è stata introdotta, inoltre, anche un’unità dedicata all’assemblaggio di batterie elettriche di ultima generazione, che consente a Iveco Bus di controllare l’intera catena del valore per servire al meglio i propri clienti francesi ed europei. “Mantenere una produzione competitiva in Europa è una sfida ma anche un’opportunità di reindustrializzazione”, ha affermato Domenico Nucera. “Accogliamo la sfida della transizione energetica investendo massicciamente nei nostri siti produttivi in Francia, Italia e Repubblica Ceca. Se tutti noi, come stakeholder, lavoriamo insieme in modo efficace, potremo affrontare con successo queste sfide e sfruttare al massimo le opportunità che offrono per la reindustrializzazione dell’Europa”, ha concluso Nucera.
