Incentivi per i veicoli industriali terminati in tempi record. UNRAE: un’opportunità persa

Starace: "Fondi irrisori, serve una svolta radicale: incrementare le risorse o eliminare incentivi inadeguati"

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Come già espresso da Federauto, di cui abbiamo riportato il commento ieri su questo sito, anche UNRAE ha sottolineato come i 25 milioni di euro stanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con il Decreto del 6 agosto 2024 per il rinnovo del parco veicoli industriali si siano rivelati, ancora una volta, del tutto insufficienti. Per tutte le categorie incentivate, infatti, i fondi sono terminati in pochissimo tempo e la percentuale di prenotazione ha ampiamente superato il 100%. L’esaurimento immediato dei limitati fondi stanziati si accompagna a una scarsa efficacia del Piano incentivante nel rinnovare il parco veicolare.

“Le risorse stanziate si sono rivelate palesemente inadeguate a soddisfare le domande delle imprese di autotrasporto, lasciando numerose aziende escluse dai benefici. È inaccettabile che questa situazione si ripeta ogni anno. I fondi assegnati dal MIT sono una goccia nel mare rispetto alle reali necessità del nostro settore e rappresentano l’ennesima opportunità persa per un reale svecchiamento di un parco circolante con un’età media di 15 anni. Un importo così ridotto non solo è del tutto insufficiente, ma finisce per distorcere la domanda, creando una corsa agli incentivi che non è sana né sostenibile”, dichiara Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali di UNRAE.

Secondo Starace, sono necessari una profonda revisione delle politiche di incentivazione, aumentando cospicuamente le risorse disponibili e istituendo un Fondo pluriennale, e un approccio strategico di lungo periodo: “Gli incentivi devono essere uno strumento per guidare una vera transizione ecologica e tecnologica nel settore del trasporto merci”.

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