
Ecomotive Solutions, azienda con sede a Serralunga di Crea (Alessandria), leader nelle tecnologie per la propulsione a combustibili alternativi, celebra la corsa inaugurale della storica automotrice ALn668 riconvertita a Biometano Liquido (BioGNL), avvenuta il 16 aprile con partenza da Ancona e presentazione ufficiale presso il Deposito Locomotive della stazione di Fabriano (AN). L’evento, che ha segnato anche il 130° anniversario della linea ferroviaria Subappennina Italica, ha sancito la conclusione di un ambizioso progetto fortemente voluto da Fondazione FS Italiane, Snam e Hitachi Rail, con il contributo tecnologico determinante di Ecomotive Solutions.
Frutto di una collaborazione sinergica tra eccellenze italiane, la ALn668 rinnovata è oggi un treno operativo, completamente funzionante e certificato per il servizio sulla rete ferroviaria nazionale. Alimentato da un biocombustibile rinnovabile, costituisce un esempio concreto di innovazione e valorizzazione del patrimonio ferroviario esistente.
Scelta da Snam e Hitachi Rail come partner tecnologico, Ecomotive Solutions ha avuto un ruolo centrale nella progettazione e nell’integrazione della nuova motorizzazione. I motori diesel originali sono stati completamente trasformati in propulsori a ciclo Otto alimentati a BioGNL, grazie a un’accurata riconversione meccanica ed elettronica. Il sistema di gestione motore, sviluppato da Ecomotive sulla base di una piattaforma elettronica proprietaria, è stato progettato appositamente per l’utilizzo di biocombustibili avanzati. Uno degli aspetti più sfidanti dell’intervento è stato preservare l’identità storica della ALn668. Ecomotive è riuscita a mantenere intatti i sistemi di guida originali – meccanici, elettromeccanici ed elettropneumatici – integrandoli perfettamente con le tecnologie di controllo più moderne. Il risultato è una sinergia senza precedenti tra l’affascinante meccanica del passato e l’efficienza dell’elettronica d’avanguardia.
Il nuovo treno a BioGNL consente una riduzione delle emissioni di CO₂ superiore all’80% e, in determinate condizioni, può raggiungere perfino un bilancio “carbon negative”. Le emissioni di ossidi di azoto, ossidi di zolfo e particolato risultano quasi completamente abbattute. Con un’autonomia superiore a 500 km, l’automotrice si conferma ideale per le linee ferroviarie secondarie non elettrificate, nonché per le tratte turistiche e storiche gestite da Fondazione FS.