Camion, obbligo di sensori a Milano

FAI - Conftrasporto chiede norme univoche valide su tutto il territorio nazionale.

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A luglio scorso, in occasione dell’approvazione da parte della Giunta Comunale del pacchetto di mobilità (tra cui la sosta massima di due ore all’interno di Area C), con l’obiettivo di fermare la strage dei ciclisti, il Comune di Milano ha deciso di mettere al bando dal prossimo 1° ottobre tutti i mezzi pesanti senza i sensori per la rilevazione dell’angolo cieco. La delibera, più nel dettaglio, varrà su tutta l’Area B, dunque praticamente su tutto il territorio comunale. Il testo impedisce il divieto di accesso e circolazione in città per i mezzi a partire dalle 3,5 tonnellate. Il divieto sarà in vigore dalle 7.30 alle 19.30 nei giorni feriali.

FAI – Federazione degli Autotrasportatori Italiani – Conftrasporto ha espresso un giudizio negativo sull’iniziativa del Sindaco Sala, pubblichiamo, a tal proposito, il comunicato stampa diramato dalla Federazione a seguito della delibera.

FAI Conftrasporto – Federazione degli Autotrasportatori Italiani – esprime un giudizio negativo sull’iniziativa del Sindaco Sala che, a partire dal prossimo ottobre, vuole vietare la circolazione di tutti camion di massa di 3,5 tonnellate e oltre sprovvisti di sensori ad angolo cieco.

FAI Conftrasporto ritiene che la soluzione proposta dal Sindaco Sala rappresenti una risposta istintiva a una problematica che, fino ad oggi, non ha avuto una soluzione uniforme né in ambito europeo né, tantomeno, in ambito nazionale.

Pur non disconoscendo la delicatezza della questione, FAI Conftrasporto ritiene indispensabile trovare delle risposte univoche a livello nazionale e non comunale, in quanto il rischio concreto è quello di trovarci di fronte a 8mila approcci differenti, ovvero tanti quanti sono i comuni italiani.

A questo proposito, la sede più opportuna riteniamo che sia la riforma del codice della strada di recente avviata dal Governo, all’interno della quale andrebbero inseriti criteri certi da concordare anche con le case costruttrici dei camion, per una soluzione univoca a livello nazionale.

Contestualmente, sarebbe opportuno sottoporre anche la circolazione delle biciclette e dei monopattini a norme più stringenti a tutela della sicurezza degli utilizzatori di questi mezzi e degli altri utenti della strada (prevedendo ad esempio adeguate dimensioni delle piste ciclabili, divieto di circolazione contromano e divieto di indossare cuffie e auricolari e obbligo del casco).

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