In Italia mancano 10mila autisti

Tra caro-vita, stipendi bassi e straordinari, la vita del conducente non attira più Ne risentono le corse di bus, tram e metro. E pure i tir: ne servirebbero il doppio

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L’Unione internazionale dei trasporti su strada (IRU) ha redatto il rapporto 2023 sulla situazione degli autisti professionisti in Italia e in Europa: in Europa, e specialmente nel nord Europa, guidare un mezzo pesante non fa più gola. La carenza di conducenti è aumentata del 54%, si sono registrati 154mila pensionamenti, mancano 105 posti di guida (che sono il 10% degli autisti di professione). Il trasporto pubblico italiano fa già i conti con un ammanco del personale di 10mila dipendenti e da qui al 2028 andrà anche peggio visto che in tutta Europa, tra cinque anni, si faranno i salti mortali per coprire qualcosa come 275mila posizioni. Per quanto riguarda i camion, poi, peggio ancora: la IRU stima che siano oltre tre milioni i posti vacanti nelle cabine in tutto il mondo occidentale, cioè il 7% di quelle attualmente in viaggio. Solo il 12% di chi conduce un tir ha meno di 25 anni (percentuale che in Europa scende addirittura al 5%).

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