Il Centro Studi e Statistiche UNRAE – sulla base dei dati di immatricolazione forniti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – ha effettuato una stima del mercato dei veicoli industriali per il mese di dicembre 2023 verso lo stesso mese del 2022: nel mese di dicembre registra una brusca frenata, con le immatricolazioni ferme a 1.851 unità rispetto alle 2.587 del 2022 (-28,5%). Tutte le categorie di peso chiudono l’ultimo mese dell’anno in negativo.
“Valutiamo positivamente l’andamento complessivo dell’anno, a riprova della dinamicità del settore dei veicoli industriali, che rappresenta notoriamente la cartina di tornasole dello stato di salute dell’economia del nostro Paese. Ciononostante, il dato registrato a dicembre unitamente al calo della domanda già in corso da mesi, lascia presagire una contrazione del mercato nel 2024. Accogliamo, quindi, con favore l’intervento del Governo relativo al contributo maggiorato per la c.d. Sabatini Green, che sostiene gli investimenti in veicoli a basso impatto ambientale compatibili con l’uso dell’HVO. Tuttavia, non possiamo non esprimere il nostro rammarico per non aver colto l’opportunità di parametrare l’aumento delle tariffe autostradali nel 2024 in base alla classe di emissione, cominciando così ad introdurre in maniera fattiva il principio «chi più inquina più paga” ha commentato Paolo A. Starace, Presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’UNRAE, che ribadisce ancora una volta la necessità di un intervento dell’Esecutivo e della costituzione di un Fondo ad hoc per svecchiare il parco veicoli circolante.