Dal Mar Rosso al rinnovo del CCNL, la crisi dell’autotrasporto

Un'analisi lucida di Claudio Sensi, Vice Presidente FAI Liguria e Presidente del CDA della DLM, sul settore:"Il calo significativo dei volumi in IMPORT ed in EXPORT registrato presso i porti italiani nel secondo semestre 2023 è allarmante. Urge una cabina di regia nazionale per l’interesse della filiera della logistica e dei trasporti".

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“Quella nel Mar Rosso è solo l’ultima grande conseguenza di una crisi che sta scombussolando i trasporti marittimi globali sin dal 2020 e le cui conseguenze, già significative, rischiano di aggravarsi nelle prossime settimane. Oggi parliamo di Suez, ma non dobbiamo dimenticare che nel 2023 lo scenario economico globale si è ulteriormente indebolito ed in Europa soprattutto si sono sentite le conseguenze degli impatti negativi dell’inflazione ancora elevata e della stretta monetaria. Il 2024 si apre con tensioni geopolitiche, legate all’ulteriore guerra in Medio Oriente e a quanto sta accadendo nel canale di Suez a causa degli attacchi degli Houthi: le compagnie di navigazione hanno due scelte, o circumnavigare l’Africa per non correre rischi, o esporsi alla possibilità di attacchi e pagare un’assicurazione molto più costosa del normale.

Come impatta tutto questo – si chiede Sensi – sulla logistica ligure e sull’autotrasporto? Basti pensare che la Liguria, che ospita i porti più importanti d’Italia e del Mediterraneo, vede il 25% delle flotte ferme, con punte del 50% in questo primo mese dell’anno. Dobbiamo fare i conti con i costi delle materie prime in costante rialzo, una notevole riduzione di commesse, una concorrenza sempre più spietata e migliaia di conducenti che hanno consumato tutte le loro ferie già nel mese di Gennaio ed aziende che hanno sostenuto costi fissi che vanno dai 5000 ai 7000 euro per ogni singolo camion senza produrre fatturato.

Serve – conclude Sensi – una cabina di regia per gestire diverse problematiche: sostenere da un lato il personale con strumenti come la cassa integrazione, dall’altro le aziende con un supporto creditizio straordinario come avvenne per il COVID con il supporto del MCC. In questo contesto, il rinnovo del CCNL diventa fondamentale, per migliorare la condizione economica di centinaia di migliaia di lavoratori dando rilievo a temi come la tutela della salute delle lavoratrici e dei lavoratori del settore o dell’orario di lavoro” conclude Sensi.

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