domenica, 8 Settembre 2024
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Gas, stoccaggi di Snam al 90% in Italia. Ma l’addio a Mosca e il Gnl cambiano il mercato Ue

L’Italia e l’Unione Europea arrivano al giro di boa dell’estate con una situazione energetica molto più rassicurante rispetto ad un anno fa.

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Gli stoccaggi di gas di Stogit — la società del gruppo Snam guidato da Stefano Venier che ha appena ottenuto l’autorizzazione ad aumentare la capacità di due siti dei nove che ha in concessione per ulteriori 700 milioni di metri cubi — hanno raggiunto il 90% di tasso di riempimento con 10,4 miliardi di metri cubi iniettati, che si sommano ai 4,5 miliardi di riserve strategiche. E si stima che il 90% sarà raggiunto prima di Ferragosto anche a livello nazionale, con i tre siti di Edison. Un anno fa abbiamo dovuto aspettare l’inizio di novembre per vedere questi livelli, dopo un’estate che ha registrato quotazioni mai viste, con il Ttf di Amsterdam che proprio ad agosto ha superato i 350 euro al megawattora.

Gas, un mercato ora globale

Il prezzo ora è sceso quasi a livelli fisiologici, ma il balzo repentino che si è verificato il 9 agosto, quando il futures per la consegna a settembre è schizzato del 25% verso 40 euro al MWh sulle notizie del calo della produzione dell’impianto Corpus Christi negli Usa e la minaccia di scioperi nell’impianto di Gnl di Chevron in Australia, è indicativo di un cambio strutturale del mercato europeo: con la Russia ormai ridotta quasi a zero, l’offerta di gas da cui dipendiamo che comprende sempre di più gas naturale liquefatto che viaggia su nave ora è globale e gli choc energetici, anche se più contenuti, possono arrivare da più Paesi. Se fino a prima dell’anno scorso il metano russo che arrivava in Europa attraverso i gasdotto rappresentava il 40% circa dei consumi della Ue e quindi ne era il principale «influencer», ora a farla da padrone sul mercato europeo è il Gnl , prodotto ed esportato soprattutto da Qatar, Stati Uniti e Australia, seguiti da Russia, Malesia, Nigeria, Algeria e Indonesia. Di «influencer» del prezzo ora ne abbiamo molti di più.

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