Nella Manovra 2023, appena varata dal governo, non è stato confermato il taglio delle accise sul carburante, che era stato varato lo scorso marzo dall’esecutivo Draghi e che valeva uno scontro di 18 centesimi al litro. Dal 1 gennaio 2023, dunque, benzina e diesel costano di più. Una decisione che ha provocato parecchi malumori tra le associazioni dei consumatori: oltre al rincaro diretto che graverà sulle tasche dei cittadini, infatti, bisognerà fare i conti con un probabile aumento del prezzo delle merci, legato a un generale aumento del costo del trasporto su gomma.
“Trovo inaccettabile che i prezzi siano conseguentemente schizzati alle stelle – solita speculazione che paghiamo tutti, ma in primis noi come autotrasportatori – e che non abbiamo alcuna notizia sul fronte rimborsi crediti per i mesi di Aprile, Maggio, Giugno, Luglio, Agosto, Settembre, Ottobre, Novembre e parzialmente Dicembre 2022. Come associazione faremo tutto quanto sia giusto fare per ottenere ristori analoghi al primo trimestre 2022” ha commentato Claudio Sensi, Coordinatore FAI (Federazione Trasportatori Italiani) Liguria e Ceo di DLM Coop, azienda di trasporto con sedi a Savona, Napoli e Alessandria.
Una parte del recupero è già disponibile per il gasolio consumato dal 1° al 31 dicembre 2022, quando lo sconto alla pompa venne ridotto rispetto ai mesi precedenti e quindi venne parzialmente ripristinato il rimborso agli autotrasportatori.