domenica, 8 Settembre 2024
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In arrivo 40 nuovi Frecciarossa 1000

Dal 2010 ad oggi, sono stati realizzati per Trenitalia 58 ETR 1000. Altri 6 sono in fase di realizzazione. Con gli ulteriori 30 di questa commessa, il totale dei treni sale a 94 unità.

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Oltre un miliardo di euro per la fornitura di 40 nuovi Frecciarossa ETR 1000 – 861 milioni di euro per l’acquisto di 30 treni ETR 1000 e un’opzione per ulteriori 10 treni con un investimento aggiuntivo di 287 milioni di euro. E questo l’accordo appena firmato tra Trenitalia, capofila del Polo passeggeri del Gruppo FS, e Hitachi Rail. Le prime consegne sono previste a partire da aprile 2026, con un ritmo di 8-10 veicoli all’anno. I treni saranno prodotti negli stabilimenti italiani con un impatto positivo anche sui livelli di occupazione.

“La firma di questo importante accordo è un importante passo in avanti nelle attività previste dal nostro Piano Industriale decennale per avvicinare sempre più persone a scegliere il treno, mezzo sostenibile per eccellenza, per le loro esigenze di mobilità. Insieme agli investimenti per il rinnovo delle flotte di Regionali e Intercity, adesso e nei prossimi anni, ci confronteremo con una crescente richiesta di collegamenti in treno sulle medie e lunghe distanze anche sui mercati europei. Questo accordo, infine, è un’ulteriore spinta verso l’obiettivo della carbon neutrality, che ci siamo prefissati di raggiungere al 2040, dieci anni prima dei target europei” ha commentato Luigi Ferraris, Amministratore Delegato del Gruppo FS Italiane. “Con una flotta rinnovata, tecnologicamente innovativa e sempre più giovane, sempre di più avremo un’esperienza di viaggio confortevole e attenta all’ambiente” ha aggiunto Luigi Corradi, AD di Trenitalia.

Il Frecciarossa 1000 è il primo treno alta velocità al mondo ad avere ottenuto la certificazione di impatto ambientale (EPD) basata su un’attenta Analisi del Ciclo di Vita (LCA). Ogni dettaglio, dalle leghe leggere di cui è composto, fino ai nuovi motori elettrici che lo spingono, è stato progettato per ridurre al minimo il consumo di energia: fino al 30% in meno rispetto ai treni della precedente generazione e la sua tecnologia utilizza la frenata per recuperare energia, restituendo alla rete elettrica fino al 15% della corrente prelevata e riducendo i consumi per attrito degli elementi frenanti.

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