Salvini accontenta gli autotrasportatori su Art

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti annuncia l’eliminazione del contributo annuo e sfida Bruxelles: “Quello che fa il garante a pagamento può farlo il MIT gratis”

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Slittata fuori all’ultima curva la misura in favore dei concessionari portuali, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha però reso nota in conferenza stampa una novità rispetto alle bozze del Decreto Asset approvato lunedì 07 agosto scorso dal Governo.

Se la materia portuale è stata ritenuta (da Raffaele Fitto, Ministro per gli affari europei) troppo delicata per inserire una norma in odor di aiuto di Stato senza il placet di Bruxelles – vedasi il precedente sul regolamento concessioni, concausa per mesi del blocco della terza rata del Pnrr –, antitetica valutazione è stata fatta a riguardo della cancellazione del contributo annuale al funzionamento dell’Autorità di regolazione dei trasporti dovuto dalle imprese di autotrasporto (già sospeso con passati provvedimenti da questo esecutivo).

Incurante del fatto che, come proprio il caso portuale aveva dimostrato, il ruolo delle Autorità indipendenti (dagli esecutivi) è tenuto in gran considerazione a Bruxelles e dintorni, Salvini, anzi, nell’annunciare la lieta (per gli autotrasportatori, meno per le altre categorie che dovranno farsi carico del contributo venuto meno) novella, ne ha approfittato per un’ennesima sferzata al Garante, ritenuto in spregio alla Commissione europea un’inutile orpello: “Abbiamo fatto qualcosa che gli autotrasportatori aspettavano da tempo, eliminando cioè il balzello, la tassa, il contributo annuale che le imprese di autotrasporto versavano ad Art. Faremo noi gratis come Ministero ciò che fino a ieri faceva Art a spese degli autotrasportatori” ha concluso Salvini in aperta e totale contrapposizione a quanto auspica Bruxelles in tema di regolazione dei mercati.

Il Decreto Asset non è stato ancora pubblicato, ma il tenore dell’annuncio fa pensare che si tratti di un vero e proprio tratto di penna e non, come in passato, di una sospensione temporanea del contributo. Questa anche l’interpretazione di Anita, l’associazione confindustriale di categoria, che ha ringraziato Salvini in una nota: “Un’ottima notizia per il nostro settore. Escludere l’autotrasporto dall’obbligo di pagare il contributo annuale per il funzionamento dell’Art è quanto abbiamo sempre sostenuto, fin da quando è nata l’Autorità – prosegue Morelli – in quanto il settore del trasporto merci su strada è un comparto già liberalizzato, totalmente regolato da norme europee e nazionali e dal Comitato centrale per l’Albo degli autotrasportatori e l’Art non ha mai esercitato peraltro alcun tipo di regolazione del settore” ha commenta il presidente Riccardo Morelli.

“In questi anni ALIS ha più volte evidenziato alle istituzioni governative l’esigenza di eliminare l’obbligo di versamento del contributo annuale Art per le imprese di autotrasporto e, dopo l’accoglimento di tale istanza in alcune misure emergenziali, siamo molto soddisfatti che il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini abbia voluto inserire una norma specifica nel DL omnibus diretta proprio alla soppressione di tale obbligo” ha chiosato il vicepresidente e direttore generale di ALIS Marcello Di Caterina.

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