Il vicepresidente del Consiglio dei Ministri e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, sconfessa il decreto legge approvato dal suo stesso Governo un mese fa per ottenere il via libera da Bruxelles a incassare la terza rata del Pnrr con il quale sono state varate anche le linee guida “sulle modalità di applicazione” del regolamento delle concessioni portuali emanato lo scorso dicembre.
“Concessioni portuali, algoritmi e authority con il viceministro Rixi stiamo lavorando per metterle nella riforma del sistema portuale che vogliamo portare entro la fine di quest’anno all’approvazione del Consiglio dei Ministri e del Parlamento. Vogliamo portare anche una revisione del ruolo dell’authority nel rispetto dell’attività di chiunque; la politica si prenderà i suoi oneri oltre che i suoi onori e le authority fanno le authority”. Per il ministro “non può essere un algoritmo o un authority a decidere delle concessioni per le singole autorità portuali”.
Sulla riforma portuale Salvini ha aggiunto: “Ci stiamo lavorando a quattro mani con Rixi, l’obiettivo è di arrivarci entro la fine dell’anno, ma io penso anche prima, per dare certezze. Nel nome dell’autonomia occorrerà rispettare la vocazione di ogni singola autorità portuale, perchè ci sono flussi diversi, obiettivi diversi, clienti diversi e target diversi, dando stabilità”. Il ministro dei Trasporti ha poi aggiunto: “Con il Mef stiamo lavorando anche sul tema dei canoni: questo 25% di incremento non è rispondente evidentemente all’incremento reale quindi stiamo lavorando per limitarlo al canone minimo e probabilmente ci sarà un ‘decreto infrastrutture’ come veicolo normativo all’interno del quale riusciremo a intervenire”. Fra le novità in cantiere durante il suo intervento video ha aggiunto “interventi normativi anche per semplificare la messa a terra dei tanti contributi che sono previsti e spesso fermi nelle casse delle stesse autorità (portuali, ndr) per vincoli burocratici, paesaggistici, ambientali”.