Altroconsumo: sulle autostrade continuano i disagi per gli automobilisti

Nonostante gli sforzi, lo stato di salute della rete autostradale italiana non risulta ancora migliorato.

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In vista delle vacanze estive cresce la voglia di viaggiare ma anche quest’anno le autostrade faranno parlare – male – di sé, per colpa delle loro condizioni disastrose. Viaggiare lungo alcune delle autostrade italiane ancora oggi vuol dire, infatti, andare incontro a numerosi disservizi, come dimostrano i nuovi dati dell’inchiesta di Altroconsumo.

L’indagine

L’Organizzazione, tra il 3 e il 9 aprile 2023, è tornata a viaggiare attraverso l’Italia per monitorare la situazione, mettendola a confronto con quella riscontrata a maggio 2021. Seguendo lo stesso itinerario di due anni fa, Altroconsumo ha percorso 9 diverse autostrade italiane, per un totale di circa 1.500 km: di questi, quasi il 10% -ovvero 134 km- erano interessati da cantieri. In crescita sia il numero che la frequenza: se nel 2021 in media c’era un cantiere ogni 18 km, nel 2023, si incontra in media un cantiere ogni 12 km. Due anni fa erano stati in tutto 80 i cantieri rilevati in circa 1.500 km percorsi, mentre ad aprile di quest’anno il totale è salito a 117. In alcuni tratti autostradali, inoltre, i cantieri presentano una durata complessiva di più di un anno. Tra gli elementi più preoccupanti si segnala lo stato delle corsie di emergenza.

 “Cantieri in aumento, restringimenti e conseguenze importanti su traffico e sicurezza: ecco a cosa hanno portato i disinvestimenti nella manutenzione da parte di Autostrade dal 2009 al 2018. L’inversione di marcia intrapresa dalla nuova gestione, per quanto apprezzabile, si confronta ancora con la pesante eredità del passato. Cosicché i mancati interventi di ieri finiscono per comportare, oggi, un effetto accumulo lungo la rete e forti ripercussioni sugli utenti. Insomma, la strada è imboccata ma c’è ancora molto da fare” ha spiegato Federico Cavallo, Responsabile Relazioni esterne di Altroconsumo. “Sappiamo che recuperare il tempo perso porta all’apertura di nuovi cantieri i quali, se da un lato sono assolutamente necessari e vanno conclusi presto e bene, dall’altro finiscono inevitabilmente per creare maggiori disagi alla circolazione.” – spiega – “Una situazione solo in apparenza paradossale, quindi, che nasce da lontano. Proprio la mala gestione precedente aveva spinto, infatti Altroconsumo a lanciare una class action che conta ad oggi oltre 104 mila partecipanti: automobilisti che chiedono un ristoro dei disagi subiti fino al 2021 a causa della mancata o scarsa pianificazione degli interventi di manutenzione e della conseguente riduzione della qualità del servizio. Numeri importanti, questi, che dimostrano quanto ampia e forte sia la domanda espressa dai cittadini. Auspichiamo che gli sforzi attuali, nonostante i disagi ancora presenti, possano portare presto al miglioramento effettivo della rete autostradale di Aspi, consentendo di chiudere finalmente col passato e guardare al futuro. Necessità non più rimandabile, questa, che deve però chiamare altrettanto in causa tutti i gestori, le Istituzioni e la Politica: tanto più in un momento in cui, tra incertezze sui fondi PNRR e nuovi progetti annunciati, l’attenzione deve rimanere alta innanzitutto nei confronti di chi, saltuariamente come ogni giorno, viaggia sulle autostrade italiane e merita di farlo con qualità e in sicurezza” ha concluso Cavallo.

 

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