A marzo 2024, con un’inversione di tendenza, gli autocarri e gli autobus registrano un calo, seppure contenuto. Il mercato dei veicoli trainati, invece, mantiene il segno negativo da inizio anno, con una flessione a doppia cifra nel mese.
“La contrazione nel numero delle immatricolazioni degli autocarri registrata nel mese di marzo porta inevitabilmente a ribadire quanto già evidenziato nei mesi precedenti da tutte le associazioni della filiera automotive e dell’autotrasporto sulla necessità di riformare le attuali misure in favore del rinnovo della componente veicolare del settore – commenta Luca Sra, Delegato ANFIA per il trasporto merci. “Come testimoniato dal rapido esaurimento delle risorse dell’ultima finestra del c.d. Fondo Investimenti, le attuali politiche non appaiono sufficienti a coprire la domanda del settore al fine di promuovere un vero svecchiamento del parco circolante. Affinché tale processo possa compiersi è necessario valorizzare tutte le tecnologie veicolari presenti sul mercato, partendo dalle motorizzazioni di ultima generazione a gas naturale (compresso o liquefatto) o a diesel, anche in considerazione della loro piena compatibilità rispettivamente con il biometano e l’HVO, le cui filiere rappresentano un’eccellenza italiana. Per ciò che concerne i veicoli a zero emissioni si auspica il riconoscimento del contributo pubblico anche per la fattispecie del noleggio a lungo termine. In ultimo, si reitera l’invito a valutare il ripristino di benefici fiscali quali, ad esempio, il credito d’imposta sugli acquisti di beni strumentali tradizionali sui veicoli di ultima generazione”.