Arval Mobility Observatory: il bilancio del 2024 e le tendenze per il 2025

Mentre l’auto continua a rappresentare uno dei principali mezzi di trasporto per i privati cittadini, saranno le aziende a dare uno slancio alla trasformazione della mobilità.

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Massimiliano Abriola, Responsabile di Arval Mobility Observatory in Italia

L’Arval Mobility Observatory, il centro di ricerca e scambio di informazioni nel settore delle flotte e della mobilità di Arval – l’azienda del Gruppo BNP Paribas che da quasi 30 anni opera nel mercato italiano nel settore del noleggio a lungo termine e nei servizi di mobilità – ha presentato il white paper “ACT25 – Automotive Country Trends 2025”, che analizza il complesso 2024 per il settore automotive e anticipa le tendenze del 2025.

Nel 2024, il mercato italiano ha risentito di incertezza economica, prezzi elevati e attese sugli eco-incentivi. Per il 2025, i nuovi limiti UE sulle emissioni potrebbero spingere le vendite di auto elettriche, anche grazie alla crescente offerta competitiva dei produttori cinesi. Intanto, il mercato dell’usato ha chiuso il 2024 con 3,2 milioni di passaggi di proprietà (+8,3% sul 2023).

Le aziende giocheranno un ruolo chiave nella transizione verso una mobilità sostenibile, spinte da normative ambientali come la Direttiva CSRD. Sul fronte economico, l’Italia ha registrato una crescita del PIL di circa 0,5% nel 2024, mentre i consumi delle famiglie, nonostante la prudenza, hanno visto un aumento del 4,2% per i beni durevoli, trainati soprattutto dai veicoli usati.

“Il 2024 ci ha probabilmente accompagnato verso un momento cruciale. Districandosi tra elettrificazione, normative e nuove pressioni globali il settore è giunto a una comprensione profonda e concreta della situazione. L’apice è rappresentato dalla decisione di agire, un processo di consapevolezza crescente che attende nel 2025 una maturazione e delle azioni a sostegno di un cambiamento capace di supportare le strategie delle aziende ma che abbia anche effetti positivi sul più ampio contesto sociale” ha commentato Massimiliano Abriola, Responsabile di Arval Mobility Observatory in Italia.

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