Si chiama ACT24 (Automotive Country Trends 2024) ed è il nuovo white paper realizzato da Arval Mobility Observatory, l’osservatorio sulla mobilità di Arval, che raccoglie, razionalizza, sviluppa e divulga informazioni e analisi complete volte a raccontare il nuovo paradigma della mobilità. Nel Report, realizzato anche grazie anche al sostegno di BNL e Findomestic che hanno analizzato il PIL e il trend dei consumi degli italiani, si trova un’analisi del 2023 appena concluso e si formulano previsioni sull’andamento del mercato economico – e nello specifico dell’auto –2024.
Quali sono dunque le implicazioni di queste previsioni sul mercato automotive? Nel white paper si evidenzia che il recupero di volumi di immatricolato nel 2023 rispetto al 2022 è in parte riconducibile al recupero di capacità produttiva delle Case Auto durante il 2023, resa possibile dalla graduale – ma ancora parziale – risoluzione delle criticità della filiera produttiva. Non mancano però le problematiche legate alla logistica e la riduzione dell’offerta, che hanno portato a una revisione delle tariffe che in alcuni casi europei ha sfiorato anche il 300%. L’inflazione ha ovviamente interessato anche i prezzi dei veicoli, evidenziando in Italia nel periodo 2019-2023, un aumento di oltre il 20%. I listini sembrano tuttavia aver raggiunto il picco e, dopo una certa stabilità nei primi mesi del 2024, i prezzi delle auto nuove potrebbero contrarsi nel loro valore di transazione del 3-5% nella seconda metà dell’anno, con effetto anche sulle quotazioni dell’usato.
Per quanto riguarda l’outlook 2024, il mercato automotive globale proseguirà la graduale ripresa con un anno in cui la produzione di veicoli è attesa in crescita del 3%. In Italia, dopo l’aumento delle immatricolazioni del 2023 (+19,3%) dovuta principalmente all’evasione di ordini degli anni precedenti, per il 2024 le vendite sono previste in aumento di circa il 4%.
Un focus merita il tema della transizione energetica: in Italia le auto full-electric immatricolate nel 2023 sono state il 4,2% del totale, ben lontano da quanto avvenuto in altri paesi europei quali Olanda (oltre 30%), Germania (oltre 18%), UK (16,5%) Francia (circa 15%) e Spagna (circa 5%), e non si prevedono al momento cambiamenti significativi nel 2024. Il mercato delle auto usate in Italia ha registrato una crescita costante negli ultimi anni, condizionato dalla disponibilità e dal costo delle auto nuove. Questi stessi fattori, seppure calmierati, influiranno sul mercato anche nel 2024, con una crescita stimata intorno al 5-7% rispetto al 2023, sebbene l’aumento dei costi di manutenzione e il ritorno a una mobilità più condivisa potrebbero controbilanciare le forze di crescita della domanda di auto usate.
“L’automotive industry è stata chiamata in questi anni a reagire, a mettere in campo nuove risorse e risalire le strade della ripresa” dichiara Massimiliano Abriola, Head of Consulting & Arval Mobility Observatory. “Il 2023, con il suo trend di crescita, ha dimostrato l’impegno e le capacità del settore di individuare e realizzare soluzioni per continuare a svolgere un ruolo primario di agente del cambiamento economico, sociale e ambientale. Il 2024 si apre con sfide complesse ma chiare e forse questa è l’eredità più importante dell’anno appena chiuso”.