Brennero, anche il FAI esprime soddisfazione per la risoluzione della Commissione Europea

Uggè: "Passo importante, ora aspettiamo la suprema corte".

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“Cosa dirà ora Kompatscher ai suoi connazionali? Avrà il coraggio di ammettere i suoi errori, frutto più della demagogia e dell’arroganza?”. Non usa mezze misure, il presidente di Fai-Conftrasporto Paolo Uggè, nel commentare la censura della Commissione europea ai divieti austriaci al Brennero, che da decenni penalizzano il sistema produttivo-economico dell’Italia, oltre alle imprese dell’autotrasporto. Uggè , che ringrazia il governo Meloni e l’incessante impegno del ministro Salvini, ricorda come la Fai sia sempre stata in prima linea contro le limitazioni al transito dei Tir imposte dall’Austria al Brennero.

“Quella di oggi è una prima risposta che non si discosta dalla linea tenuta nel  passato – afferma il presidente Fai. Ricordo che più volte il governo austriaco è stato oggetto di pronunciamenti negativi per la politica dei divieti alla libertà di circolazione, principio sancito dalla stessa Unione Europea. L’ultima ‘bocciatura’ nei confronti dell’Austria avvenne nel 2004 con il governo Berlusconi sugli eco-punti, e a presiedere il trilogo che si espresse negativamente c’ero io, in qualità di sottosegretario ai Trasporti. Il ministro austriaco era  Gorbach. Quello italiano Pietro Lunardi. Ora attendiamo la Suprema Corte, ma occorrerà immediatamente togliere le limitazioni e aprire ad un confronto che porti a soluzioni adeguate che garantiscano il rispetto dell’ambiente e quello della libertà di circolazione”.

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