ANAV, l’associazione che rappresenta circa 600 imprese su tutto il territorio nazionale all’interno di un sistema che ha un fatturato complessivo di circa 12 miliardi di euro, 100 mila addetti e 47 mila autobus, compie 80 anni e festeggia con un grande evento a Monopoli, che è stato l’occasione anche per presentare uno studio del Politecnico di Milano, sulle opportunità e le criticità legate alla transizione energetica nel trasporto pubblico locale (TPL) in Italia, con particolare riferimento al rinnovo del parco autobus.
Il rapporto, curato dal Prof. Pierluigi Coppola, evidenzia i benefici di una transizione graduale verso le alimentazioni alternative, rispetto a un passaggio repentino all’elettrico, che permette di rinnovare un numero maggiore di veicoli e ridurre l’età media della flotta, con effetti positivi anche sulla sostenibilità. Dal punto di vista delle emissioni climalteranti, lo studio ha rilevato che una transizione graduale non comprometterebbe significativamente la riduzione delle emissioni, che passerebbero dallo 0,7% (situazione attuale) a circa 0,65%, rispetto allo 0,6% di una transizione rapida all’elettrico. Una differenza considerata trascurabile. Inoltre, il rapporto ha messo in luce le sfide infrastrutturali e operative legate all’adozione di veicoli elettrici, tra cui la carenza di stazioni di ricarica e la limitata disponibilità di veicoli per il trasporto extraurbano. Per il settore extraurbano, l’approccio graduale consentirebbe una sostituzione di circa la metà della flotta e una riduzione dell’età media di quasi tre anni, rispetto alle proiezioni più restrittive. Infine, lo studio sottolinea la necessità di un aumento delle risorse finanziarie a partire dal 2026, con almeno 500 milioni di euro annui, per mantenere l’età media degli autobus sotto i 10 anni e incentivare l’uso del trasporto pubblico.
