Dichiarata fallita la Van Hool, entrano in gioco VDL e Schmitz Cargobull

Dopo una lunga crisi il gruppo belga produttore di autobus e semirimorchi è stato dichiarato fallito; dopo un iniziale disinteresse, forse solo tattico, alcuni concorrenti si dichiarano interessati all’acquisizione di parti della società.

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Lunedì 8 marzo la Van Hool, nota azienda belga (fiamminga) con sede a Koningshooikt (provincia di Anversa) è stata dichiarata ufficialmente fallita dopo un lungo periodo di difficoltà finanziarie.

Attualmente Van Hool ha circa 2.500 dipendenti occupati nella produzione di autobus, filobus, semirimorchi, casse (scocche) per tram. Il Gruppo VDL (il grande produttore di bus e filobus olandese con sede ad Eindhoven e oltre cinque miliardi di euro di fatturato) ha fatto un’offerta per la divisione bus, mentre alla divisione semirimorchi sarebbe interessato il colosso europeo del rimorchio Schmitz Cargobull. Tuttavia la cordata olandese-tedesca, di cui si diceva anche prima del fallimento ufficiale, ha trovato un concorrente nel Gruppo Dumarey (Gruppo di produzione e ricerca nel settore automotive attivo anche in Italia) e nella ABC (il distributore americano dei bus Van Hool). In questi giorni si è aggiunta CIM Capital, un’azienda di investimenti nel settore automotive presieduta da Marc Van Hool, uno dei molti nipoti del fondatore Bernard Van Hool, mancato improvvisamente nel 1974. Fin dal mese di marzo corrono poi voci di un interessamento della MAN, ovvero di uno dei colossi planetari del truck e del bus: il Gruppo Traton. La divisione semirimorchi per via del buon andamento economico e per via di una gamma prodotti molto specializzata (cisterne per sfusi e portacontainer) sembra essere assai più facile da salvare.

Van Hool dispone di stabilimenti in Belgio (Koningshooikt), Stati Uniti (Morristown, Tennessee), Macedonia del Nord (Skopje); inoltre esistono varie società commerciali, Italia inclusa, oltre alla ABC, la società commerciale/produttiva che distribuisce bus negli Stati Uniti e in Canada.

I piani VDL/Schmitz si proporrebbero di salvare tra i 650 e i 950 posti di lavoro (secondo i quotidiani di lingua fiamminga), mentre il piano Dumarey/ABC si proporrebbe di salvare circa 1800 posti di lavoro e tutti i siti produttivi entrando anche nel settore militare, attualmente in grande espansione. Al momento i dipendenti della Van Hool sono circa 2500 e l’associazione delle grandi aziende delle Fiandre (la Confindustria locale) ha comunicato che i propri soci potrebbero assorbire circa 1100 dipendenti della Van Hool.

Naturalmente alla situazione è interessato anche il governo belga (potrebbe attuare linee di credito o addirittura una partecipazione al capitale) alla condizione della presenza di un importante investitore privato e di un piano industriale credibile.

In Italia vi è un parco circolante importante, ma, soprattutto, Van Hool ha partecipato a diversi appalti vincendone alcuni.  Molti bus Van Hool circolano in Italia tra cui, solo ad esempio, i nove filobus della Metromare di Rimini (ExquiCity da 18 metri) di cui sono stati ordinati altri sei esemplari per prolungare la linea.

 

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