Prezzi medi di benzina e gasolio ai minimi dall’estate

Questi e molti altri i risultati emersi dall'indagine condotta da Unem, Unione Energie per la Mobilità

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Unem riunisce e rappresenta da oltre 70 anni le principali Aziende che operano in Italia nell’ambito della lavorazione, della logistica e della distribuzione dei prodotti petroliferi, di prodotti energetici low carbon, tra cui i biocarburanti e gli e- fuels, e di tutte quelle nuove realtà industriali attive nell’innovazione e nella ricerca di tecnologie che caratterizzeranno la mobilità di domani. Nell’ottica di rappresentare le nuove realtà attive nelle tematiche ambientali, nei low carbon fuels, nell’innovazione di processo, anche in ambito digital, l’associazione ha presentato il report annuale sui consumi petroliferi italiani. Di seguito i principali risultati.

A novembre i consumi petroliferi italiani complessivamente sono diminuiti dell’1,7% rispetto allo stesso mese del 2022 per il “crollo” dell’olio combustibile impiegato nella termoelettrica, i cui volumi si sono in pratica azzerati per la fine dell’emergenza gas. Sostanzialmente in linea con i valori dello scorso anno le vendite totali al mercato – ossia escludendo dai consumi totali quelli connessi alle attività industriali di raffinazione.

Il sostegno maggiore è arrivato dal trasporto aereo che per la prima volta ha superato anche i livelli pre-Covid, mentre i carburanti (benzina+gasolio) hanno mostrato un andamento lievemente negativo rispetto al novembre 2022 quando si registrarono vendite maggiori dovute all’anticipazione dei rifornimenti in vista, dal 1° dicembre 2022, della riduzione dello sconto di accisa e il conseguente incremento dei prezzi alla pompa di 10 €cents/litro più Iva. Ennesima conferma dei trend positivi per bitume e lubrificanti.

Quanto alla dinamica dei prezzi al consumo, in media la benzina a novembre è stati pari a 1,837 euro/litro, circa 10 centesimi in meno rispetto ad ottobre 2023, mentre il gasolio a 1,825, 8 centesimi in meno. A livello di prezzo industriale (al netto delle tasse), sia la benzina che il gasolio sono risultati inferiori di 3,6 centesimi rispetto alla media dell’area euro.

Nei primi undici mesi dell’anno i consumi totali si sono ridotti dell’1,3% rispetto al 2022, in larga parte per il “crollo” della petrolchimica (-490.000 tonnellate), dei bunker navali (-183.000) e dei consumi di olio combustibile per la termoelettrica (-173.000), nonostante il sostegno della mobilità stradale e la ripresa del trasporto aereo che insieme hanno superato di 660.000 tonnellate i volumi dello stesso periodo dello scorso anno. La benzina, con oltre 7,5 milioni di tonnellate (+4,3%, +309.000 tonnellate), ha trainato in positivo i carburanti, mentre il gasolio motori è risultato in calo dell’1,7% (-376.000 tonnellate) a causa della flessione registrata sul canale extra-rete (-4%).

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