L’ambiente di lavoro dei camion è piuttosto avverso, sia per quelli dedicati alla logistica, che sono sottoposti a lunghi chilometraggi, sia per quelli che operano nell’edilizia o nel settore movimento terra, che operano in aree molto polverose. Il filtro dell’aria si sporca più rapidamente, rendendo necessaria la presenza di sensori che rilevano la differenza di pressione tra ingresso e uscita dell’aria trattata dal filtro, determinandone il grado di ostruzione. Alcuni camion sono dotati di una spia di segnalazione sul cruscotto che indica quando il filtro dell’aria è intasato. Altri camion, invece, sono dotati di indicatore meccanico di intasamento del filtro nel sistema di aspirazione (pop-up ottico). Nel momento di attivazione dell’indicatore meccanico o di accensione della spia il veicolo potrebbe non presentare anomalie evidenti, ma se il problema venisse trascurato, si potrebbero verificare scarsa accelerazione e l’emissione di fumi di scarico neri e di conseguenza anche un eccessivo consumo di carburante.
Per questo il filtro aria è fondamentale per la lunga durata del motore e per garantirne una potenza ottimale. Il filtro aria blocca infatti i detriti, le polveri, la sabbia, i pollini e gli insetti, che possono ostacolarne una corretta combustione.
Quali sono i sintomi di un filtro dell’aria intasato?
Riduzione della potenza, accelerazione rallentata, difficoltà di guidare correttamente durante brusche accelerazioni o con carichi pesanti, rumorosità eccessiva, rischio di spegnimento del motore dovuto alla carenza di alimentazione, gas di scarico maleodoranti fino ad un pericoloso surriscaldamento del motore stesso. Tutto ciò si traduce in un aumento evidente del consumo di carburante, in quanto l’intasamento del filtro causa una riduzione della potenza, con una tendenza del conducente di accelerare più a fondo.
La mancata sostituzione del filtro dell’aria per un lungo periodo causa un’usura precoce del motore. Per questo è importante effettuare la manutenzione secondo quanto raccomandato dal costruttore del veicolo, rispettando in ogni caso i 25.000 km di percorrenza ed è fondamentale affidarsi a filtri di qualità equivalente all’originale, come quelli di UFI Filters, leader globale nelle tecnologie della filtrazione e del thermal management. I filtri UFI sono prodotti con gli esclusivi materiali in Formula UFI e vengono realizzati in collaborazione con i team di ingegneri dei principali brand del primo equipaggiamento negli UFI Innovation Center in Italia, in Cina e in India, rispettando test e studi di fluidodinamica. Sono presenti ovunque, dalla F1 con Ferrari e altre importanti scuderie, al veicolo spaziale europeo ExoMars.