Eni chiude il primo semestre 2023 con l’utile netto rettificato a 4,84 miliardi in calo del 32% rispetto allo stesso periodo del 2022 mentre nel secondo trimestre di quest’anno si è attestato a 1,93 miliardi in regresso del 49% rispetto al secondo trimestre del 2022.
L’utile operativo rettificato nei primi sei mesi del 2023 è sceso del 27% a 8,02 miliardi mentre nel secondo trimestre di quest’anno è calato del 42% a 3,38 miliardi. Numeri comunque migliori delle previsioni e che spingono il titolo a Piazza Affari.
Eni ha poi rivisto al rialzo la guidance del settore Ggp (gas e gas naturale liquefatto) sull’Ebit rettificato nell’intervallo 2,7 e 3,0 miliardi nell’anno, rispetto alla previsione di 2- 2,2 miliardi e per Plenitude & Power: l’Ebitda proforma rettificato di Plenitude rivisto al rialzo a circa 0,8 miliardi rispetto alla precedente guidance superiore a 0,7 miliardi.
“Nel secondo trimestre 2023 Eni ha ottenuto eccellenti risultati operativi e finanziari in un contesto di mercato meno favorevole. Sottolineiamo questa resilienza dopo che Eni, nel precedente e ben più positivo scenario, era stata in grado di coglierne al meglio le opportunità. Oltre ad aver raggiunto traguardi finanziari positivi, Eni ha realizzato importanti progressi nella attuazione della propria strategia in tutti i settori di attività”, ha detto l’Ad Claudio Descalzi.