Cellnex Italia e Cellnex Francia, insieme a Gruppo FS (ANAS e RFI), Accenture e Open Fiber e con il supporto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), della Regione Piemonte e dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM), contribuiranno allo sviluppo dell’infrastruttura 5G in Europa con uno studio di fattibilità finalizzato a garantire una copertura con tecnologia mobile 5G nei due tunnel del Fréjus, ferroviario e stradale, che collegano l’Italia alla Francia. Obiettivo principale dello studio, co-finanziato dal programma di finanziamento della Commissione Europea “Connecting Europe Facility (Cef-2) Digital” è infatti quello di promuovere una rapida diffusione e l’adozione di reti ad altissima velocità, compresi i sistemi 5G, all’interno delle infrastrutture di trasporto dorsali in tutti i territori UE.
“Il nostro obiettivo – ha dichiarato Luca Luciani, CEO di Cellnex Italia – è realizzare autostrade e ferrovie sempre più smart, sicure ed efficienti utilizzando infrastrutture di rete condivise e tecnologie all’avanguardia. L’implementazione della copertura 5G servirà, inoltre, a fornire alle zone interessate dallo studio, e ai suoi residenti la possibilità di ottenere reti di comunicazione a basso impatto ambientale, più efficienti e con velocità più elevate in grado di ridurre il digital divide esistente e offrire maggiori opportunità di sviluppo e competitività”.
“Siamo orgogliosi di partecipare attivamente a questo progetto mettendo in campo le nostre migliori competenze per la definizione di casi d’uso e delle implicazioni tecnologiche che renderanno scalabile lo studio” ha aggiunto Michele Marrone, responsabile dei servizi Cloud First Networks di Accenture in Europa.
” Lo studio che stiamo intraprendendo con i nostri partner è di fondamentale importanza perché grazie ad esso potremo individuare le opere, le criticità e i costi necessari per assicurare una copertura 5G nel tunnel del Fréjus” ha spiegato ancora Nicola Grassi, Direttore Technology di Open Fiber.
“Anas – ha spiegato invece Mauro Giancaspro, Direttore Technology Innovation & Digital Spoke – è coinvolta nello studio al fine di valutare e identificare aree dove poter ospitare apparati di telecomunicazione nei tratti stradali che si trovano nelle adiacenze del traforo del Fréjus (SS335), fornendo anche un supporto per la gestione legale e amministrativa delle installazioni e per la fase di progettazione delle opere civili preliminari alla posa in opera della fibra ottica e all’uso della tecnologia DAS”.
“In ottica di digitalizzazione della mobilità europea – ha spiegato infine Pietro Asinari, Direttore scientifico dell’INRIM – l’INRiM vuole dare ai territori interessati da questo studio, in Italia così come in Francia, la possibilità di essere parte attiva nelle reti di comunicazione a più elevato contenuto di innovazione, offrendo all’Unione Europea il presidio del collegamento transfrontaliero con le tecnologie quantistiche nelle grandi infrastrutture continentali”.