Un Paese meraviglioso. Una sessantina di aziende in Italia producono biometano, cioè il metano non estratto dai giacimenti bensì prodotto facendo fermentare scarti agricoli, rifiuti organici e letame degli allevamenti. Una ventina di esse lo trasformano in Gnl, cioè il gas viene liquefatto raffreddandolo a -163 gradi sotto zero. Poi viene caricato su autobotti criogeniche. Viene portato in Germania.E in Germania arrivano i camion italiani con motore a Gnl, fanno il rifornimento di biometano arrivato dall’Italia, poi con il serbatoio pieno tornano in Italia. In Italia c’è un milione di veicoli a metano che non riescono a usare biometano, quello a impatto climatico zero. Nei camion ha un impatto di riduzione della CO2 pari ad almeno il -80% rispetto al gasolio. I camion italiani che vanno in Germania a rifornirsi di metano italiano è l’effetto delle regole della solita Italia che rifiuta il bene raggiungibile e predilige il meglio velleitario di un certificato che dimostri l’origine rinnovabile di quel gas. Non esistono ancora impianti abilitati a ottenere quel certificato. I primi forse tra un anno cominceranno a produrre gas certificato bio.
L’Italia “ecologica” ha bloccato il biometano
Un interessante articolo de Il Foglio sul mercato del biometano nel nostro Paese.