Per aiutare le aziende a trarre un vero vantaggio dai dati, Scandit – leader nella smart data capture – ha sviluppato nove principi per una strategia smart data capture di successo e ha creato una guida per le imprese su come seguire una roadmap strategica in quattro fasi per implementare i cambiamenti e affrontare il gap legato alla data experience.
Nel suo manifesto – Capture Value, Not Data – l’azienda spiega come la maggior parte delle imprese abbia difficoltà ad acquisire accuratamente i dati in tempo reale da asset e oggetti, con conseguenti inefficienze, esperienze negative per clienti e dipendenti e un processo decisionale inadeguato.
Le aziende dovrebbero adottare la smart data capture per raccogliere, analizzare informazioni provenienti da codici a barre, descrizioni, documenti d’identità e articoli, ottenendo insight completi e fruibili nel momento stesso della raccolta dati; permettendo, successivamente, di prendere decisioni più rapide, di coinvolgere sia i dipendenti che i clienti e di automatizzare i flussi di lavoro su larga scala.
“Il modo in cui si acquisiscono i dati non si è aggiornato o non ha seguito il ritmo di altri aspetti della gestione dei dati, provocando scenari anomali in cui i dipendenti dello store hanno timore nel supportare i clienti, o gli addetti allo stock prelevano e scansionano ripetutamente gli articoli migliaia di volte al giorno. Non è necessario che sia così: la data capture può essere più molto smart di così”, ha dichiarato Christian Floerkemeier, CTO e co-founder di Scandit. “La tecnologia odierna di mobile computing e machine learning offre la possibilità di sbloccare un nuovo livello di efficienza aziendale e di rivoluzionare la customer experience dei clienti e dei dipendenti.”
Le aziende che riescono a sviluppare efficacemente la data intelligence, invece, ottengono risultati aziendali notevolmente differenti, con miglioramenti in termini di retention dei dipendenti, customer experience e un aumento fino al 32% della crescita del fatturato.
“La capacità di ottenere informazioni precise sui prodotti, in tempo reale, rappresenta una vera e propria svolta sia per i clienti che per le aziende. Le applicazioni per la supply chain trarranno grandi vantaggi da una maggiore conoscenza dei tassi di utilizzo di trailer, box e pesi, con conseguente ottimizzazione dei carichi e miglioramento nell’efficienza delle consegne. L’innovazione portata dalla smart data capture è arrivata proprio al momento giusto” ha dichiarato Jeff Roster, Expert Advisor di Third Eye Advisory.
L’acquisizione manuale di dati più obsoleti, ad esempio spuntando le consegne su un elenco o contando i pacchi da spedire, riveste ancora un ruolo importante in tutte le aziende in cui è necessario quantificare le risorse fisiche. Anche le imprese che consideriamo “digitali” hanno ancora una significativa presenza di processi manuali. Ad esempio, dal 2010 al 2019 Meta ha investito più di 16 miliardi di dollari nella realizzazione e nella gestione di data center nei soli Stati Uniti.
Gli strumenti per gli operatori a contatto con il pubblico sono spesso lenti da usare e non forniscono insight immediati e fruibili. Ciò significa che i dati forniti all’azienda per prendere decisioni sono imprecisi, incompleti e inefficienti. Ad esempio, se si correggono gli errori legati allo stock del retail, le aziende possono beneficiare di un aumento delle vendite del 4%-8%.
“I lavoratori del punto vendita sono l’investimento più significativo di un retailer. Dando loro la possibilità di disporre di dati utili e affidabili, possiamo migliorare l’esperienza, la produttività e l’efficienza dei dipendenti in un solo colpo”, ha dichiarato Andrea Comi, Digital and Technology DTC Global Director di
VF Corporation.
Sempre in Capture Value, Not Data, Scandit esorta al progresso, incoraggiando le aziende ad adottare la smart data capture e a migliorare i propri risultati.