A scuola in tir con una tesina sugli autotreni

Un amore di famiglia per i giganti della strada che nel tempo ha portato la giovane Aurora a conoscere e approfondire la meccanica degli imponenti veicoli, a distinguere le varie tipologie e conoscerne gli utilizzi.

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Il camion Scania 660S, motore V8, sul quale Aurora De Martino è arrivata a scuola

Sono i camion a entusiasmare da sempre Aurora De Martino. Le potenti motrici e i lunghi rimorchi, parcheggiati nell’azienda di autotrasporti del padre, l’hanno affascinata sin da quando era bambina. Una grande passione che nelle ultime settimane l’ha spinta a dedicare la tesina di terza media proprio al mondo degli autotreni: così, ieri mattina, giorno della sua prova orale, la studentessa ha raggiunto la scuola Roncalli di Dueville a bordo di una motrice, accompagnata da papà Maurizio e dal fratello Davide.

Il mezzo pesante è stato parcheggiato nel cortile di fronte all’ingresso delle medie di via Rossi attirando la curiosità di alunni e insegnanti. “Sono cresciuta nella ditta dei miei genitori e ho fatto tanti viaggi a bordo del camion di mio padre. Questa passione ce l’ho da quando sono piccolina”, ha raccontato dopo essere scesa dall’abitacolo di uno Scania 660S. Aurora ha sostenuto l’esame partendo proprio da un approfondimento sul motore V8 e dalla descrizione degli autoarticolati più utilizzati, tra l’interesse e lo stupore della commissione esaminatrice.

Dalla meccanica alla seconda rivoluzione industriale, per passare poi alla Nato e al patto Atlantico, collegando il jazz, Mondrian, Pascoli e il decadentismo. Infine, un racconto in francese sul viaggio in camion di mio fratello fino alla Normandia, traversata conclusa solo pochi giorni fa con la celebrazione dell’anniversario dello sbarco nella regione della Francia. La studentessa della 3aG, che a settembre frequenterà l’istituto Fusinieri di Vicenza, ora guarda al futuro con le idee ben chiare. “Mi piacerebbe dare continuità e un seguito all’attività di famiglia. Magari, in qualche occasione, anche continuare a viaggiare a bordo di un camion», dice. «La mia speranza è che sempre più ragazze e donne diventino protagoniste e si avvicinino ad ambiti professionali come questo”.

Tanto l’orgoglio del padre Maurizio De Martino che con i suoi dieci mezzi trasporta metalli ferrosi, ma anche veicoli militari dell’esercito degli Stati Uniti e della Nato. “Li spostiamo dalla base di Vicenza fino a varie destinazioni europee come Germania, Francia, Polonia, Spagna o Bulgaria, dove vengono organizzate le missioni”, spiega. “Mia figlia ha ereditato la passione di famiglia e ormai sa meglio di me dove si trovano i pezzi di ricambio in officina”, ammette ridendo il genitore.

Non è la prima volta che all’istituto Roncalli uno studente arriva a bordo di un veicolo particolare per sostenere l’esame orale. Nel 2021 Alberto Pigato, 13 anni, aveva parcheggiato nel piazzale delle medie un trattore, con tanto di lama livellatrice all’anteriore e di un erpice rotante sul retro, per discutere la sua tesina dal titolo “Agricoltura e macchinari”. “Due anni fa un trattore, ora un camion e l’anno prossimo? Forse un aereo o un’astronave», scherza il dirigente scolastico, Cosimo Basile. «Durante l’esame i ragazzi hanno la possibilità di sviluppare un argomento a loro scelta che può essere, come in questi casi, legato a un’esperienza personale. La passione, quindi, diventa veicolo per collegare altre materie e stimolare riflessioni originali, evitando che tutto si riduca a una ricerca passiva di contenuti”.

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