Torna in prima linea un manager di riconosciuta e apprezzata competenza che negli anni ha ricoperto incarichi prestigiosi nel settore trasporti sia in Italia che all’estero. Massimo Dodoni, veronese, classe 1969, è il nuovo Amministratore delegato di DAF Italia. Sostituisce Paolo A. Starace, che ha assunto l’incarico di numero uno di Ford Trucks Italia.
Dopo aver completato il suo percorso di studi nella città natale, arricchito lo scorso anno dal conseguimento di un MBA in Business Administration all’Università di Bologna, Dodoni entra immediatamente nel mondo del lavoro presso un’azienda del settore apparecchiature elettromedicali avanzate. Occupandosi di progettazione dei circuiti elettronici dei macchinari e dell’assistenza tecnica presso gli ospedali di tutta Italia, inizia a girare in lungo e in largo, dando il via a una consuetudine che ancora oggi prosegue. Ambizioso e motivato, Massimo Dodoni inizia a studiare e acquisire competenza in modelli di organizzazione industriale e sistemi qualità, argomenti che cominciarono a diffondersi in Italia e in Europa negli Anni Novanta. Il passo successivo è l’ingresso in un’altra realtà del settore elettromedicale, dove Dodoni mette a frutto le ultime conoscenze acquisite. Un’importante esperienza che prelude a un ennesimo cambiamento professionale e all’obiettivo di entrare in un’azienda più organizzata e di rilievo internazionale. Con uno sguardo privilegiato ai mercati dell’Europa centrale e settentrionale, con la città di Verona a fare da punto di collegamento delle aziende estere con la realtà italiana, Massimo Dodoni investe tempo e risorse nello studio della lingua tedesca, che oggi padroneggia perfettamente insieme alle lingue inglese e francese. A metà degli anni Novanta, il manager veneto entra in BPW rispondendo alla richiesta dell’azienda di assumere un responsabile qualità in grado di parlare tedesco. E’ il momento in cui Dodoni entra in contatto con il trasporto e i componenti per rimorchi e semirimorchi. In BPW rimane fino al dicembre 2002, quando desidera un nuovo cambiamento e di rimettersi in gioco per migliorarsi con nuovi traguardi e obiettivi. La nuova occasione arriva con SAF, azienda di riferimento nel mondo degli assali e delle sospensioni che nei primi anni Duemila inizia ad affacciarsi sul mercato italiano. Massimo Dodoni assume l’incarico di responsabile dell’assistenza tecnica, con la ferma intenzione di occuparsi della parte commerciale. In SAF Dodoni rimane 11 anni, fino al 2013. All’appello manca l’esperienza del top management e così, dopo una brevissima esperienza come Direttore generale in un’azienda del settore parti di ricambio per veicoli industriali, desiderando fortemente di fare il salto oltreconfine e mettersi alla prova sui mercati internazionali, nel 2014 Dodoni entra in contatto con il mondo dei semirimorchi attraverso il management di Kögel che gli propone la carica di Direttore Commerciale per il Sud-Est Europa, Italia compresa. Dodoni è così motivato che riesce a creare ex novo la presenza sul mercato italiano del brand tedesco: un impegno che negli anni successivi porta alla nascita della filiale italiana del colosso di Burtenbach. Nel 2016 i vertici di Kögel approvano il cambiamento radicale della struttura organizzativa che, coordinata da Ulrich Humbaur, prevede la formazione di un Board di Direttori, ognuno con un settore specifico di competenza. Massimo Dodoni è nominato procuratore dell’azienda con l’incarico di seguire tutta l’area vendita nazionale (Germania) e internazionale. Successivamente, all’inizio del 2017, Dodoni entra nel Board of Director come Managing Director con la responsabilità di organizzare e sviluppare l’area commerciale e ottimizzare l’area Aftermarket in tutti i paesi in cui Kögel è attiva. Sempre pronto a cavalcare l’onda delle nuove sfide, negli anni più recenti e dopo aver lasciato Kogel, Massimo Dodoni si è occupato di consulenza aziendale per il settore del trainato e quello degli autobus, riuscendo ancora una volta a mettere al servizio delle aziende e dei loro clienti una vastissima competenza maturata sul campo e soprattutto la genuina passione per un lavoro che non finisce mai di sorprendere. Lo dimostra la nuova pagina ancora tutta da scrivere nella storia umana e professionale del manager veronese: quella in DAF Italia.