FIAP lancia il Patto di Filiera per la transizione

La proposta arriva dal Segretario geenrale Peron in occasione di One Day Truck&Logistics

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“Un vero e proprio Patto di filiera, siglato dalle più importanti associazioni, che faccia comprendere al Governo, nonostante il difficile momento economico attuale, l’importanza di un comparto come quello del Trasporto e della Logistica che, con tutta la sua filiera, conta il 10% del PIL italiano, ben 180 miliardi di fatturato e occupa oltre 1,5 milioni di lavoratori”. A lanciare la proposta Alessandro Peron, Segretario Generale FIAP – Federazione Italiana Autotrasportatori Professionali, durante l’evento One Day Truck&Logistics tenutosi il 20 settembre scorso a Bologna, presso il Savoia Hotel Regency e organizzato dalla Federazione insieme a DB Information.

Nella tavola rotonda “Una filiera in transizione. Le posizioni delle Associazioni” alla quale hanno preso parte ADIRA, ANFIA, FEDERAUTO, FIAP e UNRAE, di fronte una platea di oltre 450 tra manager e imprenditori di trasporto e logistica, case costruttrici e aftermarket truck, Alessandro Peron ha lanciato la proposta invitando le Associazioni presenti e tutte le altre che rappresentano effettivamente il comparto, a una maggiore collaborazione sull’importante sfida della transizione energetica, per migliorare l’efficacia nelle relazioni con la politica, anche in vista della nuova finanziaria che si sta avvicinando.

 Durante l’evento, il Segretario Generale ha inoltre posto l’accento sull’esigenza di un cambio culturale da parte degli imprenditori del settore, che ha esortato a non rimanere “fermi a guardare”, ma ad affrontare la transizione in atto da protagonisti. Un protagonismo che, come Peron ha evidenziato nel corso del suo intervento, ha da sempre contraddistinto l’Italia, permettendo al nostro Paese di contribuire in modo essenziale alla modernità che tutti noi conosciamo. “È arrivato il momento di cambiare marcia – ha ribadito Alessandro Peron – e che l’Italia, con i suoi imprenditori e manager, diventi protagonista, così come ha sempre fatto nella sua storia, anche nella transizione energetica”.

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