“I provvedimenti assunti rappresentano, certamente, un passo in avanti rispetto all’assenza di sviluppi che le imprese attendevano dopo gli incontri tenuti in sede ministeriale,e dopo il lavoro di dialogo informale intercorso con la Politica”. A parlare Alessandro Peron, Segretario generale FIAP, successivamente alla notizia ed alla lettura del contenuto dei provvedimenti indirizzati al settore ed inseriti nel DL Lavoro, dei quali si attende comunque un documento bollinato, se non la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, per la verifica puntuale del loro contenuto. L’impegno profuso dal Ministro Salvini ed al Vice Ministro Rixi, nella scelta tutt’altro che semplice dello strumento legislativo idoneo per la emanazione dei provvedimenti, sollecitati dalla forte presa di posizione di UNATRAS, è senza alcun dubbio evidente. Ma poi occorre fare i “conti” con la realtà.
“Lo sblocco delle risorse indirizzate al ristoro dei maggiori costi sostenuti dalle Imprese, va bene. Un vantaggio rispetto ai tempi per il loro utilizzo potrebbe essere quello dell’esperienza già maturata con i prececenti aiuti di stato concessi nella forma di crediti di imposta, ma occorre una accelerazione nella promulgazione dei decreti attuativi. Tra l’altro, non abbiamo letto nulla di specifico al riguardo dell’innalzamento dei limiti di concessione degli aiuti di stato, fino al valore dei 2 milioni di euro autorizzati dall’UE, elemento sostanziale e decisivo per le aziende strutturate, nello sfruttamento delle risorse messe a disposizione. Speriamo non vi siano impedimenti in tal senso. Sulla partita del contributo ART – Autorità di Regolazione del Trasporto, la scelta fatta dal Governo è, invece, tutt’altro che risolutiva. Ancora una volta si mette una pezza, tramite risorse economiche messe a disposizione dal MEF, su una criticità vera che necessita di un decisione diversa e di una legge. Diciamocelo chiaramente che per l’Autotrasporto, il contributo ART è una tassa, nemmeno tanto occulta, sull’esercizio dell’attività che colpisce imprese strutturate. Da tempo viene dichiarato che uno dei problemi primari nei rapporti economici tra il settore e l’industria è il nanismo delle imprese, fattore che ne determina, da anni, la debolezza, e poi si vanno a colpire quelle imprese che hanno fatto o stanno facendo lo sforzo economico ed organizzativo per strutturarsi. A colpi di decine di migliaia di euro. Questo è addirittura grottesco. L’inversione dell’onere del calcolo del contributo nei casi di subvezione è un esempio evidente che, forse, è addirittura frutto di suggerimenti mirati. L’Autotrasporto ha bisogno che lo Stato faccia rispettare le regole del gioco, senza l’intervento di una Autority di regolazione, fermo restando il ruolo dell’Albo al quale le imprese pagano già un contributo. E non dimentichiamo l’intempestività dell’adozione del provvedimento di copertura per l’anno 2023, in un momento successivo alla data della prima scadenza del versamento, il 28 aprile. Un fatto, già verificatosi precedentemente che, secondo noi, deve risolversi con la restituzione alle imprese di quanto versato, senza se e senza ma, evitando burocrazie. La questione ART ha una unica soluzione, ossia l’esclusione del settore da ogni onere concernente il funzionamento dell’Autorità. La FIAP si sta muovendo da tempo in tale direzione, ma la Politica pare non aver colto nel pieno la situazione. Attendiamo, ora, con molta attenzione, gli sviluppi dei provvedimenti”.