Guidare il passaggio verso un sistema di trasporto sostenibile adottando modelli aziendali circolari, massimizzando l’uso delle risorse esistenti e riducendo al minimo gli sprechi. Questo l’obiettivo della nuova cooperazione tra Scania Svezia e Weber Saint-Gobain di Vingåker, realtà specializzata nello sviluppo, produzione e distribuzione di materiali e soluzioni edilizie, che vede le due aziende impegnate nel recupero della sabbia prodotta dalla fonderia Scania – una terra che viene usata per la preparazione delle forme transitorie, cioè dei contenitori entro cui viene colato il metallo fuso per la produzione di fusioni o getti – per la produzione di malta di Weber. “Essere efficienti con le risorse limitate che abbiamo sulla Terra e prolungarne la durata è un modo per ridurre l’impatto sull’ambiente. Il riutilizzo delle grandi quantità di sabbia impiegate nella fusione dei componenti del motore, invece che portarla in discarica, è una delle tante azioni che consentono a Scania di rimanere all’avanguardia nella transizione verso trasporti sostenibili”, afferma Fredrik Nilzén, responsabile della sostenibilità di Scania.
I trasporti di sabbia dalla fonderia Scania a Södertälje alla sede di Weber Saint-Gobain a Vingåker sono già iniziati e si calcola che nel 2025 circa 20.000 tonnellate – equivalneti a tre capion pieni al giorno – saranno trasportate per i 150 chilometri che separano le due realtà. I camion Scania tornano poi indietro carichi di merci, per ottimizzare il viaggio, con un impatto positivo immediato. “Con la sabbia di Scania, riduciamo l’uso di sabbia vergine del 30% e il potenziale è ancora maggiore. L’ambizione è quella di sostituire tutta la sabbia vergine nei nostri prodotti con aggregati alternativi entro il 2035″, spiega Anders Anderberg, direttore R&S di Weber Saint-Gobain.